Intervista founder Social Green Mobility

Baikky: l’electric bike sharing diffuso nelle strutture turistiche

Intervista a Riccardo Campanile, founder di Social Green Mobility, azienda in raccolta fondi su Opstart

Ci può presentare il progetto Baikky?

A settembre 2020, dopo una lunga gestazione, nasce Social Green Mobility da 4 soci fondatori (due dei quali sono attualmente in Cina, dove si concentra la produzione mondiale di biciclette e delle loro componenti). All’interno di Social Green Mobility c’è il progetto Baikky, con l’idea di fornire biciclette elettriche in comodato d’uso a strutture turistiche (hotel, resort, camping, porti turistici, air B&B) che, mettendo a disposizione solo la corrente elettrica per le ricariche e uno spazio privato, possono offrire il servizio di renting ai propri ospiti oppure a chi, avendo scaricato l’app, sa che in quel luogo può noleggiare una bici elettrica.

Quali sono le caratteristiche peculiari delle vostre biciclette?

Il telaio è disegnato da noi e realizzato in Cina. Abbiamo concepito un modello unisex, facile da usare, con cambio Shimano a 7 marce, freni a disco idraulici, ruote morbide ma piene (non possono forarsi) e con la batteria (⅓ del valore complessivo della bici) inserita nel telaio, dove trova alloggiamento anche il GPS. Questo fornisce una tracciatura continua del mezzo, a protezione da eventuali furti e a beneficio della community, che in questo modo può attingere a uno storico di itinerari di utilizzo.

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Immagine 1: le biciclette elettriche di Social Green Mobility

Qual è il vostro business model

Il modello di business è assimilabile a quello dell’impresa a rete, in cui esistono sostanzialmente 3 soggetti: il primo è Social Green Mobility, l’azienda che acquista, assembla e fornisce le biciclette; il secondo sono le strutture turistiche che vogliono entrare a far parte di questo network, cioè gli host, che ospitano le biciclette e le danno in noleggio; il terzo sono i service center, le strutture che installano le biciclette e ne curano la manutenzione. L’utilizzo è basato su un’app già funzionante che abbiamo sviluppato internamente sulla quale l’utente può registrarsi, prenotare e pagare la fee per il noleggio.Tramite una lettura di QR code la bicicletta ritorna nella stazione di ricarica, si chiude il noleggio e scatta il pagamento. Il costo del noleggio è di poco più di 3 €/ora. Sulla fee pagata dall’utente il 70% resta a Social Green Mobility, il 20% alla struttura ospitante e il 10% al service center per la manutenzione ordinaria. 

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immagine 2: l'applicazione di Social Green Mobility

Come viene gestita la vostra flotta?

Le società terze che si occupano di manutenzione devono essere più vicine possibile all’utente, quindi sono dislocate sul territorio in prossimità della stazione di utilizzo per diminuire tempi e costi di manutenzione. Attualmente abbiamo due società contrattualizzate, una a Savona (NPJ12) e una a Senigallia (Bicigallia).  L’assemblaggio delle biciclette avviene in un’officina terza in Italia, che stiamo pensando di integrare nella società per avere un maggior controllo sulla filiera e ottenere la scontistica doganale che spetta alle merci prodotte e assemblate dalla stessa azienda.

Avete già degli accordi con gli operatori delle diverse strutture? 

Abbiamo raccolto parecchie manifestazioni d’interesse, ma ancora nessun accordo perché le componenti sono appena arrivate e ci stiamo occupando dell’assemblaggio. Normalmente questi servizi sono a pagamento per la struttura ospitante, mentre con noi non esistono oneri se la bicicletta non viene utilizzata. 

Il vostro è un mercato in forte espansione. É possibile approfondire?

Certamente, la sostenibilità della bicicletta elettrica ne sta causando una diffusione sempre crescente, tanto che è diventato difficile reperire le componenti. L’unico limite ecologico, cioè Il potenziale inquinante delle batterie, è ampiamente compensato dall’obbligo di registrarsi a una rete che gestisce adeguatamente lo smaltimento.

Perchè avete scelto l’equity crowdfunding per finanziare la vostra idea imprenditoriale?

Il motivo preciso è che il crowdfunding è fatto di tanti piccoli investitori, che diventano ambasciatori del brand, per cui una risonanza molto maggiore rispetto a un unico grande investitore.

Quali obiettivi vorreste realizzare con i fondi raccolti?

Innanzitutto strutturare l’azienda, comprare le prossime 300 biciclette e sviluppare il modello di una stazione di autoricarica intelligente a energia solare

Quando pensate di lanciare il vostro servizio sul mercato e in quali aree geografiche?

Il lancio della campagna da parte di Opstart avverrà nella seconda settimana di settembre. Le prime zone di lancio saranno Liguria, Marche, costiera amalfitana e adriatica, Milano (alcuni hotel già interessati) e Lago di Garda.

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