Intervista CEO Solidity2

Solidity2: registrare la proprietà legale di un oggetto di valore con pochi semplici passaggi in autocertificazione

Intervista a Giulio Brandimarti, CEO e cofounder di Solidity2 S.r.l., azienda in raccolta fondi su Nextequity

Come nasce l’idea Solidity2 S.r.l e quali bisogni vuole soddisfare la vostra azienda?

La Società Solidity2 srl giuridicamente nasce a maggio 2021 dall’aggregazione di più figure professionali con grandi know how nel settore digitale e legale. Vogliamo risolvere il problema della proprietà di beni ed oggetti di valore,gioielli quadri orologi.

Nel 2016 inizia il nostro approccio ai protocolli Blockchain, iniziamo ad editare i primi smart contract e realizzare POC per aziende.

Nel 2019 il decreto semplificazioni ha dato valenza giuridica a ciò che viene scritto in blockchain e grazie a un socio, noto avvocato, abbiamo adeguato il sistema anche alla normativa italiana.

Oggi abbiamo uno strumento che permette di dare proprietà digitale ad oggetti e beni mobili secondo le normative italiane.

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Immagine 1: Giulio Brandimarti, CEO Solidity2

Quali sono i servizi che erogate ai vostri clienti?

Tramite strumenti tecnologici, computer vision, intelligenza artificiale, smart contract, noi riusciamo,  ad attribuire la proprietà digitale agli oggetti.

I servizi variano a seconda degli oggetti da notarizzare. Nel caso degli accordi che abbiamo con alcune case di costruttrici, oltre a dare la proprietà, si certifica anche che quell’oggetto sia autentico e non un falso. Stiamo lavorando con una grande gioielleria (di cui non posso ancora divulgare il nome) per dei componenti in oro, che per normativa devono essere autenticati tramite la Banca d’Italia, mentre noi diamo la possibilità di farlo in autocertificazione. 

Chi sono i vostri clienti?

Noi ci rivolgiamo sia al B2B che al B2C, per cui i nostri clienti sono aziende che producono o commercializzano oggetti e beni lusso, utenti che in casa o in azienda hanno oggetti di valore (affettivo o economico che sia) e compagnie assicurative.

Ci parla delle tecnologie alla base dei vostri servizi?

La nostra è una piattaforma multi chain,registrata in più blockchain pubbliche contemporaneamente, per cui la certificazione acquisisce ulteriore valore e solidità. Una volta che il proprietario si è identificato, si inseriscono i dati per identificare l’oggetto, integrando la prova di acquisto con la computer vision, dopodiché lo smart contract open source va a creare l’NFT (Non Fungible Token), cioè un codice unico e univoco dell’oggetto.

Quali sono a vostro avviso i vantaggi e il potenziale della blockchain?

E’ un modo innovativo e pratico per affrontare la decentralizzazione del dato. Si tratta di un registro distribuito di dati immutabili che permette grazie a smart contract di generare e gestire crediti(token)

In che cosa vi differenziate rispetto ai principali competitor?

Che io sappia rare in Italia aziende che operano con NFT, altre che conosco sono grandi gruppi Americani e Singapore altri con sede in Svizzera, a Malta e in altri paesi in cui la normativa si è evoluta prima che da noi.

Noi aggiungiamo a un prodotto il Made in Italy con normative italiane.

Qual è il vostro modello di business?

Noi vendiamo il tool sia al costruttore che al rivenditore e prendiamo una provvigione sull’acquisto dell’oggetto da parte del possessore finale. Sistema scalabile esponenziale

Quali sono le vostre previsioni di fatturato?

Al momento non abbiamo fatturato, l’azienda è neo costituita.

Abbiamo contratti di sperimentazione con aziende che producono oggetti di lusso e stiamo settando il per un una grande compagnia assicurativa italiana.

I numeri sono esponenziali, basta pensare al numero di oggetti di valore posseduti in Italia. 

Perché avete deciso di lanciare una campagna di equity crowdfunding?

Noi siamo sempre stati dei bravi imprenditori digitali, il crowdfunding ci permette di strutturaci, ci permette di chiamare a raccolta investitori che, credendo nel nostro progetto, possono dare un contributo alla crescita aziendale e l’immissione di capitali.

Quali obiettivi vorreste realizzare con i fondi raccolti?

Circa il 40% verrà investito per implementare la tecnologia e perfezionare il sistema di riconoscimento, il 40 su ricerca e sviluppo il 20% in sale-marketing puntando molto sul inbound marketing generato dalle collaborazioni con grandi compagnie assicurative.

Vuole aggiungere qualcosa?

La cosa più difficile in questi anni è far capire che stiamo costruendo uno strumento che “permette a privati ed aziende di gestire, la proprietà digitale di oggetti e beni” uno strumento semplice da usare ma che per certi versi stravolge alcune dinamiche quotidiane.

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– About Us –

Startups Wallet è un portale di equity crowdfunding che permette di aggregare le varie campagne presenti sui diversi siti  autorizzati dalla Consob (CrowdfundmeMamacrowdOpstarBackToWork200Crowd e molti altri). In questo modo non sarà più necessario perdere tempo nel ricercare i diversi portali e quindi i potenziali investimenti all’interno di ognuno di essi.

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