Intervista CEO Nutras

Nutras: startup innovativa che si occupa di nutraceutica lancia sul mercato gli enzimi per intolleranti al lattosio più efficaci di sempre

Intervista a Marco Verducci, CEO di Nutras, azienda in raccolta fondi su Nextequity

Ci racconta la storia che ha portato all’ideazione di Nutras e quali sono i bisogni che la vostra azienda vuole soddisfare?

Nutras è una startup innovativa italiana che si occupa di nutraceutica. La nutraceutica è la scienza che migliora lo stato di salute e il benessere della persona attraverso la nutrizione. 

Con metodologia LEAN STARTUP studiamo le nicchie di mercato più promettenti e creiamo il prodotto ricercato dall’utente coinvolgendo quest’ultimo nel processo di ricerca e sviluppo.

Abbiamo intenzione di supportare l’utente con soluzioni efficaci ed portatili, e, in futuro, anche con l’ausilio dell’intelligenza artificiale.

La prima nicchia attaccata è quella dell’intolleranza al lattosio, con Lactosolution 15.000, il miglior integratore per la digestione del lattosio.

Io stesso da 10 anni sono intollerante al lattosio e, non trovando prodotti specifici, dedicati ed efficaci, soprattutto in Italia, ho visto in questa verticale di mercato una prima opportunità di business. Quando infatti il team che oggi compone Nutras ha vinto, nel 2016, lo startup weekend a Roma a tema salute con un’app per la salute, abbiamo studiato il mercato e capito che proprio l’intolleranza al lattosio è il problema alimentare più sentito dalla popolazione e dove mancavano informazione e prodotti. Abbiamo quindi iniziato a fare informazione sul tema dell’intolleranza e sui prodotti in commercio e siamo partiti con lo sviluppo di un prodotto che fosse migliore rispetto a quelli già esistenti sul mercato. Abbiamo iniziato a distribuire dei campioni, a validare il Minimum Viable Product e siamo arrivati ad avere un prodotto ottimo, davvero efficace e riconosciuto come tale.

L’abbiamo lanciato prima in e-commerce e poi nella filiera farmaceutica classica.

In che cosa si differenzia Lactosolution rispetto agli altri prodotti sul mercato? 

Lactosolution 15.000 è un integratore alimentare di enzima lattasi. Basta prendere una compressa prima del pasto contenente lattosio per digerirlo correttamente anche se si soffre di intolleranza a questo zucchero “semplice” ma tanto problematico. Il lattosio viene aggiunto a tanti prodotti diversi dai derivati del latte e secondo AILI il 50% della popolazione è intollerante ad esso.

La prima differenza rispetto ad altri prodotti è di formulazione farmaceutica: siamo riusciti a mettere dentro una compressa insapore di soli 6 mm di diametro 150 mg di vero enzima lattasi da Aspergillus oryzae (l’enzima più specifico per la digestione del lattosio), mentre i competitors si fermano di solito a una grammatura molto più bassa; si tenga conto che la funzionalità di Lactosolution, che si esprime in FCC (Food Chemical Codex), è appunto 15.000, mentre il prodotto più diffuso in Italia è pari a 2.250, quindi parliamo di un’efficacia di 6-7 volte superiore, per questo basta una sola compressa. Sul lato packaging invece abbiamo 3 grosse innovazioni: 

  1. il portapillole in alluminio indistruttibile, a prova di polvere, acqua, raggi UV e praticissimo da portare con sé, si può infatti utilizzare come portachiavi senza rovinare le pillole (può contenerne fino a un massimo di 15); 
  2. i flaconi ricarica da 30 e da 75 compresse; 
  3. la bustina monodose: per la prima volta al mondo offriamo l’integratore direttamente nel punto di utilizzo (bar, ristorante, gelateria, pasticceria). Questo risolve uno dei problemi più diffusi per l’intollerante: non avere gli enzimi con sé.
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Immagine 1: Lactosolution

Ci può parlare del vostro team

Abbiamo 4 figure eterogenee che coprono tutti gli aspetti di cui una startup ha bisogno. Io vengo da studi di ingegneria, business management e di startup presso Mind The Bridge di San Francisco, ho maturato esperienza come quadro in FIAT Chrysler Automobiles gestendo budget importanti come Innovation Manager (certificato dal ministero dello sviluppo economico). Per Nutras mi occupo di amministrazione e business development; Patrizia Danese si occupa di CRM sia B2C che B2B, segue l’e-commerce curando i clienti ed il marketing; Matteo Morosi è un farmacista laureato a Camerino che si occupa dello sviluppo dei prodotti e delle relazioni con alcuni clienti B2B più importanti, insieme a consulenti e fornitori definisce le formulazioni finali; Antonella Iemma, è laureata in giurisprudenza, ha un master in coaching e si occupa della parte legal e delle risorse umane. Ci sono altre figure che ci aiutano in magazzino, con la contabilità e con gli ordini.

immagine copertina
immagine 2: Il team Nutras

A livello produttivo com’è organizzata la vostra azienda? 

Scegliamo dei partners affidabili con cui stringiamo accordi di non divulgazione ed a cui commissioniamo la produzione e il confezionamento. Preferiamo infatti rimanere con una struttura snella, puntando a variabilizzare il più possibile i costi. Il margine lordo ce lo permette (arriviamo ad avere l’85% di margine sulla vendita in e-commerce) ed i numeri sono ancora piccoli per ipotizzare di internalizzare la produzione. Abbiamo una sede fornita di magazzino alimentare  e l’ufficio, non prevediamo spese importanti in acquisto e manutenzione per macchinari. Potremmo, in futuro, persino pensare di esternalizzare anche il magazzino

Quali sono attualmente i vostri canali di vendita? 

Ad oggi vendiamo principalmente in e-commerce (circa il 70% del fatturato), tra lactosolution.com e Amazon. Sul lato B2B, quindi farmacie e Horeca, abbiamo stretto accordi con due grossi distributori farmaceutici nazionali che rendono Lactosolution disponibile su ordinazione in quasi qualsiasi farmacia del territorio nazionale in 24h. In altri casi siamo riusciti a vendere direttamente al farmacista, per cui abbiamo una sessantina di punti vendita (appositamente mappati sul nostro sito web) in cui Lactosolution 15.000 è già presente senza neanche bisogno di ordinarlo. Per la parte Horeca stiamo cercando un partner commerciale e a livello distributivo, perché la filiera è davvero capillare e anche solo arrivare nei negozi richiede un grande sforzo (solo le gelaterie in Italia sono circa 30.000). Stiamo iniziando anche a vendere all’estero con importatori locali in Francia e Spagna e con Amazon Europa, con l’obiettivo di espanderci nei prossimi anni anche nel mercato cinese (che conta il 90% delle persone intolleranti). Un canale futuro sarà l’applicazione multipiattaforma per smartphone, tablet e PC in cui l’utente potrà gestire la propria dieta.

Quali sono le vostre previsioni di fatturato?

Abbiamo superato i 10.000 €/mese, che era l’obiettivo pre crowdfunding. Il nostro prodotto si usa soprattutto quando la gente va a mangiare fuori casa, per cui la pandemia ha indubbiamente impattato, ma la crescita c’è e sarà direttamente proporzionale al capitale raccolto. Quest’anno chiuderemo con 120.000€ di fatturato senza sfruttare i proventi dell’aumento di capitale. Il worst case -elaborato post Covid- prevede al primo anno 168.000 € di fatturato con 100.000€ di raccolta (numeri che stiamo raggiungendo senza interventi esterni, ora che la pandemia si è arrestata). Il best case riporta un fatturato al primo anno di 864.000€ con 250.000 € raccolti. Con quanto raccolto finora (intorno ai 100.000 €) e con l’evoluzione economica attuale l’anno prossimo fattureremo verosimilmente intorno ai 250.000€, crescendo verso 1M€ al secondo anno e a 4-5 M€ al terzo anno.

Perché avete scelto di finanziare la vostra idea imprenditoriale attraverso l’equity crowdfunding?

I consulenti ci avevano consigliato di chiedere un prestito alle banche, avendo già liquidità disponibile, ma noi crediamo nel networking e quindi nelle competenze che l’equity crowdfunding può portare. I primi soci finanziatori ci stanno già aiutando in maniera attiva a far crescere il business, per cui stiamo portando dentro una rete di contatti che possono rendere più solida e veloce la nostra crescita.

Quali obiettivi vorreste realizzare con i fondi raccolti?

Prevediamo che il capitale raccolto sarà speso per il 53% in marketing per far conoscere i prodotti e posizionare il brand Lactosolution come leader del mercato dell’intolleranza al lattosio in Italia e all’estero nel giro di 3 anni; per il 34% in personale e, a seguire, in area commerciale e tecnica, ricerca e sviluppo e amministrativa. Inoltre lanceremo due nuovi prodotti per diversificare l’offerta e presentarci meglio anche a livello distributivo. E’ nostro obiettivo attivare delle collaborazioni commerciali nel settore horeca.

State pensando al lancio di nuovi prodotti? 

Sì. Come detto stiamo pensando a più di un prodotto da lanciare, avendo già identificato delle nicchie di mercato carenti di informazione e prodotti validi.

Uno di questi sarà un integratore alimentare appositamente formulato per le infiammazioni delle vie urinarie legate al sesso (cosiddette cistiti post coitali) croniche o ricorrenti. 

E’ un prodotto pensato per giovani donne e quindi lo doteremo di un portapillole fucsia molto accattivante.

Un altro prodotto sarà pensato per facilitare la digestione evitando gonfiori e dolori addominali, sfruttando il pubblico simile a quello di Lactosolution 15.000.

Stiamo poi pensando ad un integratore indirizzato a risolvere le riniti allergiche primaverili. 

I primi due verranno lanciati sicuramente nel 2022, gli altri a seguire. 

L’app è prevista al 4° o 5° anno, dipenderà anche dai bandi che riusciremo a sfruttare nel frattempo e quindi alla solidità finanziaria che comporteranno. Si tratterà di un’applicazione personalizzata che darà consigli di integrazione e nutraceutica, capace di migliorare l’esperienza di vita delle persone fornendo risposte specifiche in base agli input dati dalla persona nei vari momenti della sua giornata.

Vuole aggiungere qualcosa?

Ci tengo a precisare che molti investitori sono risultati essere clienti, sia B2B che B2C, a ulteriore conferma non solo della qualità del nostro prodotto, ma della fiducia nel nostro progetto imprenditoriale. Persino il nostro informatore scientifico della provincia di Macerata ha deciso di investire in prima persona. 

L’altro aspetto è che per tutti i nostri prodotti stiamo depositando i relativi brevetti, in modo da avere, nel giro di qualche anno prodotti registrati e brand abbastanza forti da attrarre l’attenzione delle Big Pharma.

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Startups Wallet è un portale di equity crowdfunding che permette di aggregare le varie campagne presenti sui diversi siti  autorizzati dalla Consob (CrowdfundmeMamacrowdOpstarBackToWork200Crowd e molti altri). In questo modo non sarà più necessario perdere tempo nel ricercare i diversi portali e quindi i potenziali investimenti all’interno di ognuno di essi.

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