KPI6 lancia la sua campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma Mamacrowd
KPI6, è la piattaforma saas scelta da clienti internazionali che si occupa di ricerche di mercato rapide, profonde ed in tempo reale grazie all’innovativo motore di ai. Abbiamo intervistato il CEO Alberto Nasciuti.
Come nasce KPI6 e con quale obiettivo primario?
KPI6 nasce nel 2015 all’interno di un programma della LUIS, dal nome Luis & Labs, come piattaforma di social media monitoring per il monitoraggio quindi delle conversazioni degli utenti all’interno dei commenti ai post. L’obiettivo era quello di analizzare le insight come ad esempio la sentiment analysis o la competitive intelligence. I nostri clienti utilizzano il nostro software per le loro strategie di marketing e per migliorare quindi l’impostazione e le performance delle campagne di adv. Nasciamo come startup per cui siamo un’azienda che ha come obiettivo quello di fare exit. Abbiamo già fatto tre aumenti di capitale. Sostanzialmente ci rivolgiamo a large corporate e agenzie di comunicazione e media.
Chi sono i vostri eventuali competitor e in cosa KPI6 si differenzia da loro?
L’ambito del listening e quindi dell’ascolto della rete è caratterizzato dalla presenza di colossi americani specializzati in questo tipo di attività.
Le differenziazioni di KPI6 rispetto a tutte queste realtà già presenti sul mercato sta nel fatto che, partendo dall’ascolto della rete, va ad analizzare i profili degli utenti protagonisti delle conversazioni analizzate. Ad esempio, considerate tutte le conversazioni collegate ai vari post del brand Coca-Cola, selezionate solo le conversazioni positive, si procede ad analizzare i profili degli utenti protagonisti di queste conversazioni nello specifico. In questo caso è possibile definire la personas, ossia il cliente tipo affezionato al brand Coca-Cola, evidenziando i dati demografici, l’età, quali sono i suoi interessi, quali comportamenti ha sia online che offline, siano ad andare ad analizzare la personalità, ossia personality insight. Questa è sostanzialmente la particolarità che differenzia l’analisi che svolge KPI6 rispetto a quella attuata dai suoi competitor che si limitano solo all’ascolto della rete.

Perchè avete scelto l’equity crowdfunding per finanziare la vostra idea imprenditoriale?
L’idea è arrivata dal fatto che ci eravamo prefissati l’obiettivo per il 2023 della quotazione su Euronext, per cui abbiamo pensato all’equity crowdfunding quasi come ad un “allenamento”. Inoltre ci dava la possibilità di confrontarci non più solo con investitori istituzionali ma anche con i micro investitori, con la gente che si appassiona e crede nei progetti innovativi.
Perchè investire in KPI6?
A differenza delle altre startup, KPI6 noi rappresentiamo i pre IPO, per cui chiunque oggi investirà in KPI6, l’anno prossimo si troverà delle quote che può mettere sul mercato relativamente alla Borsa di Milano.
KPI6 è inoltre una piattaforma che è oggi utilizzata da brand importantissimi, come appunto Coca-Cola o Pricewaterhouse ed è una vera tech startup che utilizza pienamente le potenzialità dell’intelligenza artificiale. Abbiamo un team molto giovane che quest’anno verrà raddoppiato e stiamo iniziano a lavorare anche all’estero. Si può dire che più che una startup al momento KPI6 è una scaleup.
Quali obiettivi vorreste raggiungere con i fondi raccolti dalla campagna?
Il primo obbiettivo è di accrescere il nostro fatturato del +2% rispetto allo scorso anno. In particolare le nostre revenue mensili passeranno da circa 110.000 € a circa 230.000 €.
Inoltre KPI6 inizierà il suo percorso di internazionalizzazione. Al momento il 5% delle nostre revenue arriva dall’estero e il 95% dall’Italia, vorremo arrivare alla fine di quest’anno a raggiungere rispettivamente un rapporto di 20% e 80%.
Ovviamente essendo KPI6 un software as a service è altamente scalabile.
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