Intervista al Co-Founder di Hackustica

Hackustica realizza la sua prima campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma LITA.co 

Hackustica è una start-up pugliese di ingegneri, architetti e fonici under 35 specializzata in ricerca e sviluppo, caratterizzazione acustica di spazi e materiali e interventi di upcycling su sottoprodotti di origine animale, industriale e vegetale. Hackustica lancia la sua prima campagna di equity crowdfunding sulla piattafoma LITA.co e per l’occasione abbiamo avuto il piacere di intervistare Leonardo Lococciolo co-founder e Project Manager.

Come nasce Hackustica e con quale obiettivo primario?

Hackustica nasce nel 2020 grazie alla vincita di un finanziamento pubblico chiamato PIN (Pugliesi Innovativi), iniziativa promossa dalla Regione Puglia per sostenere i giovani imprenditori. Ci trovavamo nel periodo storico un cui era appena scoppiata la pandemia e mi ero a Torino poichè studiavo al  Politecnico. Decisi quindi di ritornare nella mia terra d’origine, la Puglia, mosso dall’esigenza di avviare un mio progetto grazie al quale contribuire allo sviluppo del territorio. Ho iniziato dunque a guardarmi intorno ed a pormi una serie di domande per comprendere come le mie competenze, acquisite nel corso degli anni di studio, potevano essere messe a disposizione della comunità locale. Per cui, insieme ad un gruppo di colleghi ingegneri, architetti e fonici, ho iniziato a mappare una serie di sottoprodotti di origine animale, vegetale e industriale per studiarli e capire come convertirli in prodotti isolanti termo acustici

La seconda domanda che ci siamo posti è stata: “come possiamo coinvolgere le comunità di persone che producono questo scarto per avviare i processi di trasformazione sino alla produzione di prodotti isolanti?”. Abbiamo dunque proseguito con le nostre analisi e i nostri studi, sia per restituire delle risposte tecniche utili a soddisfare le esigenze dei progettisti, sia per impostare un modello di business che partisse dal concetto di recupero della materia prima di scarto e dell’inserimento della stessa in un ciclo produttivo in cui coinvolgere tutta una serie di figure professionali con il bisogno di recuperare questo scarto, donandogli nuovo valore.

Chi sono i vostri competitor e in cosa Hackustica si differenzia da loro?

I competitor attualmente presenti sul mercato si possono suddividere in due grandi categorie, ovvero tutti i produttori di isolanti che lavorano con fibre minerali e sintetiche e coloro che invece operano con fibre naturali come canapa e cocco o altre fibre presenti in natura che possono essere utilizzate per la produzione di pannelli isolanti.

La grande differenza del prodotto proposto da Hackustica ha a che fare con l’utilizzo di una materia prima di scarto, convertita in una fibra naturale, che intrinsecamente già possiede delle proprietà termo acustiche molto importanti. Fondamentalmente il nostro prodotto si pone come alternativa alle fibre minerali e sintetiche che attualmente sono insostenibili e il cui processo di trasformazione è energivoro, a differenza di quello della lana, che ha una bassa impronta ecologica.

Ad esempio per ricavare lana di roccia o lana di vetro si utilizzano forni caratterizzati da temperature che raggiungono i 1500°/ 1700°, mentre Hackustica con la lana di pecora ed un legante recuperato dal riciclo delle bottiglie di plastica, lavora sui 110°/ 120°. Ovviamente portare i forni a queste determinate temperature comporta un consumo di energia rispetto a cui il nostro processo produttivo risulta essere meno energivoro ed in grado di restituire un prodotto più performante.
La fibra di lana di pecora è una fibra cava e quindi automaticamente ha delle performance tecniche molto più elevate.

Inoltre con Hackustica abbiamo voluto ottimizzare il processo di trasformazione per restituire una predisposizione delle fibre all’interno del pannello in modo tale da ottenere un manufatto compatto ed elastico

Hackustica
Recupero lana per creazione prodotti Hackustica

Perchè l’equity crowdfunding?

Hackustica nasce con l’idea di essere un progetto inclusivo e collettivo. Noi sviluppiamo i nostri prodotti nel mio paese, San Vito dei Normanni, nella provincia di Brindisi. Inizialmente un gruppo informale di persone si stava organizzando per provvedere alla riqualificare di uno spazio abbandonato.

In particolare si puntava ad utilizzare questa struttura per creare un teatro. Io, dal mio canto, avendo concluso il mio percorso di studi, mi sono proposto per la creazione del progetto di riqualificazione acustica di questo spazio, proponendo quindi l’utilizzando dei materiali che stavo studiando. Abbiamo dunque avviato una campagna di raccolta lana che abbiamo chiamato Wool Action 2020, replicata anche nel 2021, grazie alla quale abbiamo recuperato la lana proveniente dalla tosa dagli allevatori della provincia di Brindisi. Ci siamo poi occupati di tutti gli step successivi di trasformazione della lana fino ad ottenere il nostro primo prototipo, installato in questa struttura pubblica che appunto è stato riconvertita in teatro disponibile alla comunità del mio paese. 

L’equity crowdfunding dunque è uno strumento che ci permette di condividere con eventuali soci che decidono di investire sul nostro progetto l’idea di Hackustica di fare impresa. Stiamo infatti ragionando su nuovi modelli produttivi e su nuovi materiali da utilizzare nell’ambito delle costruzioni che attualmente è uno di quei settori più inquinanti nel mondo.

Perchè investire in Hackustica?

Investire in Hackustica è interessante perché, grazie al suo modello di business, sta cercando di attuare un’inversione di tendenza rispetto a modelli produttivi attualmente insostenibili.

Hackustica propone sul mercato valide alternative a prodotti che oggi non possono essere più utilizzati. Quindi chiediamo a chi investe nel nostro progetto di aiutarci e supportarci nel testare questo nuovo modello produttivo che per noi è assolutamente scalabile e replicabile, cosa che siamo pronti a dimostrare affinché possa diffondersi in varie parti del mondo.

Hackustica
Installazione pannello termo isolante acustico realizzato da Hackustica

Quali obiettivi vorreste raggiungere con i fondi raccolti dalla campagna?

Sono tre i principali obiettivi che noi vogliamo raggiungere con la campagna di equity crowdfunding. Da una parte vogliamo sostenere la nascita di un consorzio di allevatori per agevolare il recupero e la trasformazione della lana di pecora. In secondo luogo andremo ad installare in Puglia un impianto di trasformazione innovativo che abbiamo già sviluppato con il nostro partner tecnico e che è pronto per essere presentato alla fiera ITMA 2023.

Infine potenzieremo il nostro piano di marketing per promuovere il prodotto di Hackustica sul mercato e redistribuire il valore della vendita tra la comunità di allevatori che abbiamo coinvolto nel consorzio.

C’è qualcos’altro che vuoi aggiungere?

La campagna di Hackustica è ufficialmente in fase di pre-fundraising sul sito di Lita.co per cui ci si può registrare e, se si vuole, si può mettere un “cuoricino” al nostro progetto considerando che in questo momento abbiamo bisogno di visibilità. Vi aspettiamo per diventare nuovi soci e socie di Hackustica.

Scopri tutti i dettagli delle campagne in corso:

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