Intervista al CEO di Caciocavallo Impiccato

Caciocavallo Impiccato realizza la sua prima campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma Crowdinvest Italia

Caciocavallo Impiccato rappresenta un format moderno e innovativo con una food experience fuori dall’ordinario, che porta a tutti il cibo della tradizione e la suggestione di un rito. Lancia la sua prima campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma Crowdinvest Italia e per l’occasione abbiamo avuto il piacere di intervistare il CEO Saverio Mancino.

 

Come nasce Caciocavallo Impiccato e con quale obiettivo primario?

L’idea alla base del nostro progetto è quella di diffondere la tradizione culinaria della Basilicata, mio territorio d’origine. In passato, i pastori e i contadini portavano con sé la “schiscetta”, preparata dalle loro donne per i lunghi periodi di transumanza. Questo contenitore conteneva tutto il cibo necessario per sopravvivere per 10 o 15 giorni, in particolare il caciocavallo impiccato. Quando i pastori tornavano dalle pianure con il loro bestiame, facevano spesso una sosta sotto un albero nei boschi, specialmente in estate. Dopo aver scaricato i beni trasportati dai cavalli, appendevano il caciocavallo a un ramo per evitare che gli animali lo mangiassero, dato che era un formaggio prezioso. Questo è il motivo per cui il termine “impiccato” è stato coniato. Sotto il caciocavallo erano poi posti i carboni per preparare il resto del cibo e il calore generato da questi faceva sciogliere il formaggio, rendendolo talmente morbido da poter essere spalmato su una fetta di pane abbrustolito.

Da qui nasce poi la tradizione lucana di usare la pratica del caciocavallo impiccato durante i pic nic estivi nei boschi della Basilicata.

Abitando a Roma da vent’anni è nata in me la voglia di poter replicare questa esperienza e proporla a coloro che non hanno mai avuto modo di viverla trovandosi in città dove non vi sono boschi. Da qui è nato il primo business model che quello della kitbox Caciocavallo Impiccato con all’interno un’asta a cui poter appendere il caciocavallo e tutti i prodotti culinari necessari per gustarlo su un balcone, una terrazza, durante un picnic o dove si preferisce. 

Chi sono i vostri eventuali competitor e in cosa 

Come riportato nel benchmark che abbiamo pubblicato nel Business Plan su Crowdinvest Italia, tra i nostri competitor, solo per un fatto di analisi di mercato, abbiamo identificato Trapizzino Capatost. Questo perchè, nonostante il loro prodotto abbia nulla a che vedere con il nostro, la loro modalità di proporre le specialità, di lavorarle e gestirle è più o meno similare alla nostra. Ovvero zero cucina, un cibo fast e praticamente quasi tutto preparato in altri laboratori.

Il valore aggiunto del progetto Caciocavallo Bistrot è quello di andare ad abbattere costi esorbitanti che possono avere tutti i ristoranti. Infatti il nostro è un bistrot street food gourmet in grado di essere gestito con le minor spese possibili.

Per il resto, al momento Caciocavallo Impiccato non ha un vero e proprio competitor. Non c’è un altro player sul mercato con la nostra stessa proposta. Inoltre, ci tengo a sottolineare, che il brand Caciocavallo Impiccato è protetto presso la Camera di Commercio Europea, per cui il marchio è di nostra proprietà

Caciocavallo Impiccato
Caciocavallo Impiccato

Perchè l’equity crowdfunding?

Abbiamo optato per l’equity crowdfunding proprio partendo dal concetto di tradizione e di convivialità. In particolare a me viene naturale associare il termine convivialità alla parola crowd e quindi folla; dunque mi piace l’idea che si partecipi insieme a portare avanti questa tradizione non solo nell’attività di sciogliere il caciocavallo condividendo un momento piacevole nel gustare un prodotto alimentare di qualità, un pò come facevano i pastori all’epoca, ma partecipando insieme per far crescere questo nostro business model grazie all’aiuto di persone a cui piace diversificare tramite il crowd. 

Perchè investire in Caciocavallo Impiccato?

Caciocavallo Impiccato sta piacendo innanzitutto per il naming e poi perchè è un progetto racconta una storia.

Per noi lo storytelling è fondamentale poichè quando facciamo street food oppure eventi con il nostro carrellino raccontiamo la storia del nostro territorio, trasferendo la cultura e l’enogastronomia della Basilicata ai nostri interlocutori.

Ovviamente nel bistrot non proporremo solo il caciocavallo impiccato, ma anche altri prodotti tipici come le zuppe fatte con i fagioli di Sarconi, gli strascinati (tipo di pasta fresca fatta in casa) con il cardoncello di Pietrapertosa, con il pesto di pistacchio o col sugo di pezzente fatto con la salsiccia grassa tipica della Basilicata e con la mollica fritta sbriciolata sopra invece del formaggio.

Proponiamo inoltre il peperone all’aceto ripieno con la mollica di pane e la variante con alici o uvetta passa, le olive nere di Ferrandina, il baccalà all’aviglianese e i taglieri con salumi e formaggi lucani.

Inoltre ci saranno delle proposte stagionali, come le castagne dei nostri boschi o i panzerotti dolci che facciamo in Lucania a Natale. Insomma abbiamo davvero una selezione accurata e variegata ecco perché, secondo me investire in Caciocavallo Impiccato significa anche investire in MYLANDINBOX S.r.l., la nostra azienda che detiene, oltre al nome e agli altri business model quali l’e-commerce e il business model del carrello che noi diamo in comodato d’uso o in vendita a ristoratori che vogliono replicare un nostro format, anche il nostro brevetto riconosciuto dal MISE –  Ministero delle Imprese e del Made in Italy, a febbraio scorso. Si tratta del brevetto del nostro albero capace tecnicamente di gestire il caciocavallo tenendolo lontano dalla fonte di calore generata da un grill elettrico smokeless, quindi antifumo per gli ambienti al chiuso.

Questo sarà il primo di una serie di bistrot in franchising, local company o in affiliazione. Apriremo il primo a Roma.

Caciocavallo Impiccato
Kitbox Caciovallo Impiccato

Quali obiettivi vorreste raggiungere con i fondi raccolti dalla campagna?

L’obiettivo principale è aprire il primo bistrot. Chi investe oggi avrà avrà tutta la documentazione della nostra azienda a sua disposizione, quindi visura camerale, statuto, regolamento.

In questo moment stiamo mettendo a disposizione una diluizione del 14,29% per un valore che parte da 900.000 € a 1 milione e mezzo di € a campagna finita. Puntiamo ad arrivare al fatturato previsto da business plan sino a raggiungere i 900.000 € / 1 milione di € l’anno per ogni bistrot. 

C’è qualcos’altro che vuole aggiungere?

Io personalmente vorrei aggiungere questo. Intanto il lavoro fatto fin qui a partire dal 2016, dopo un anno di ricerca fatta nel 2015, mi ha portato a conoscere moltissime persone e di conseguenza sono nate doverse partnership, soci fantastici con i quali ho deciso di diluire le mie quote proprio perché avevo bisogno di know how aggiunto.

Il crowdfunding serve infatti anche per l’endorsement per cui chi investe diventerebbe nostro Ambassador. Già al momento sono molto soddisfatto ed orgoglioso del lavoro fatto fin qui. Quello che faremo da ora in poi è veramente la realizzazione di un sogno.

Scopri tutti i dettagli delle campagne in corso:

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