Equity crowdfunding: investire in Startup e PMI

I numeri delle startup in Italia. Un numero in continua crescita

Il tessuto economico italiano ed europeo è sempre più caratterizzato dalla presenza di startup. 

La nascita di queste nuove realtà societarie è in continua espansione. Basti pensare che in Italia all’inizio del 2020 erano presenti 10.882 startup in crescita del 2,6% rispetto al penultimo trimestre del 2019 quando ammontavano a 10.630.

Questa crescita non si è arrestata nemmeno nel corso del 2020. Infatti, nonostante la pandemia, nel primo trimestre del 2020 sono nate altre 324 startup, nel secondo 290 e nel terzo 572, portando il numero complessivo a 12.068 (dati forniti dal ministero dello sviluppo economico).

Per comprendere meglio la crescita di tale fenomeno, nel 2013 nascevano circa 1-9 startup al mese mentre nel corso del 2019 il valore minimo che si è registrato nel corso dei primi 3 trimestri è stato pari a 160 con picchi anche superiori a 300 nuove startup al mese.

Il capitale sociale totale delle startup italiane, al terzo trimestre del 2020, era pari 689,9 milioni, in crescita del 5,1% rispetto al primo trimestre dello stesso anno.

In quale settore vi è maggiore concentrazione di startup?

Il settore nel quale troviamo una maggiore concentrazione è quello relativo ai servizi, in particolar modo quelli informatici, con il 73,6% dei casi. Seguono il settore manifatturiero (17,7%) e il commercio (3.2%).

Soprattutto nel settore dei servizi informatici la presenza delle startup sul totale delle aziende operanti nel settore è dell’8,9% (numero estremamente rilevante).

Qual’è la distribuzione geografica delle startup lungo il territorio italiano?

Relativamente alla distribuzione geografica, la maggior parte delle startup sono collocate in Lombardia (3.297), seguiti dal Lazio (1.385), dal Veneto (1.008), dalla campania (983) e dall’Emilia Romagna (961).

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L’importanza delle startup per contribuire alla crescita economica del paese

Un altro dato significativo riguarda i posti di lavoro creati da queste nuove realtà aziendali. Dai dati forniti dal ministero dello sviluppo economico è possibile osservare che al secondo trimestre del 2020 sono in totale 68.487 il numero complessivo tra soci e dipendenti operanti nelle startup italiane. Questo valore ha subito una notevole crescita negli ultimi anni. Basti pensare che all’inizio del 2015 il numero totale di posti lavoro creati attraverso le startup ammontava a 15.581.

Vista quindi la crescita che stanno avendo tali realtà aziendali si può facilmente comprendere l’importanza che possono ricoprire per dare nuova linfa all’intero tessuto economico italiano. 

Per garantirne lo sviluppo e la crescita si sta diffondendo soprattutto in quest’ultimi anni, un nuovo strumento di finanziamento per le startup e PMI, l’equity crowdfunding.

I vantaggi dell’equity crowdfunding 

Quali vantaggi per le aziende?

L’equity crowdfunding è un particolare mezzo di investimento che permette agli investitori di finanziare startup e PMI diventandone quindi azionisti. (Se vuole saperne di più sul crowdfunding clicchi qui)

Questo consente alle aziende di ridurre le difficoltà di accesso al credito e ottenere dunque l’ammontare richiesto per poter crescere e consolidarsi. 

Inoltre l’equity crowdfunding è un formidabile strumento di marketing in quanto permette alle startup di farsi conoscere al pubblico e conseguentemente crescere

Oltre alle startup, anche l’equity crowdfunding è un fenomeno in crescita. Basti pensare che al 2019 sono stati raccolti in totale 128.583.890 euro. Di questi ben 68.592.527 euro sono stati raccolti nel corso  del 2019 e la stima per il 2020 è di circa 80 milioni.

Si comprende quindi che se le startup sono un mezzo per rilanciare il tessuto economico italiano, l’equity crowdfunding è lo strumento per accelerarne la crescita.

Quali vantaggi per gli investitori?

L’equity crowdfunding non comporta solo vantaggi per le aziende ma anche per gli investitori stessi. Analizziamoli nel dettaglio:

Detrazioni fiscali: Abbiamo visto nel precedente paragrafo come l’equity crowdfunding sia uno strumento molto importante per finanziare le startup italiane e conseguentemente dare slancio all’intero comparto economico.

Per tale ragione il governo ha stabilito, con il decreto rilancio 2020, la detrazione fiscale Irpef del 50% per gli investitori (siano essi persone fisiche che giuridiche) che decidano di finanziare startup italiane fino ad un massimo di 100.000 euro annui. Oltre tale soglia e fino ad un tetto massimo di un milione di euro annui l’aliquota di detraibilità scende al 30% (per maggiori dettagli sulle detrazioni fiscali clicchi qui)

Elevato potenziale investimenti: Quando si investe in startup si può correre il rischio, come d’altronde nella maggior parte degli investimenti, di perdere l’ammontare economico investito. L’equity crowdfunding non elimina questa evenienza ma può conferire all’investitore un elevato ritorno, in quanto i progetti nel quale si investe hanno un elevato potenziale di crescita..

Per esempio Winelivery, startup leader nel delivery di alcolici, ha visto aumentare di 6 volte, nel giro di un’anno e mezzo, il valore delle sue quote, passando da una valutazione premoney di 1.200.000 a una valutazione di 7.200.000.

Se vuole scoprire i dettagli delle campagne Winelivery clicchi qui.

Diritto di recesso: Ogni investitore ha diritto entro 7 giorni dalla data di esecuzione dell’ordine ad ottenere il rimborso di quanto investito, oppure entro 7 giorni dalla data in cui gli investitori sono stati portati a conoscenza di informazioni rilevanti.

Elevata ricchezza privata: l’Italia è il decimo paese al mondo per ricchezza privata questo fa sì che gli investitori italiani possano disporre di un discreto ammontare da investire. 

Visti allora i rendimenti che si possono realizzare e il contributo che si può dare all’economia italiana perchè non investire proprio nell’equity crowdfunding

Investire piccole quantità di denaro: grazie al crowdfunding si può partecipare al finanziamento di una startup anche con poche centinaia di euro. 

Allo stesso tempo si possono investire somme più elevate, basti pensare che la somma massima dell’investimento per ciascun investitore è pari al 95% dell’obiettivo di raccolta preposto dall’azienda che a sua volta non può eccedere gli 8 milioni di euro. 

Si tratta quindi di uno strumento estremamente flessibile.

Diversificazione investimenti: L’equity crowdfunding è un mezzo d’investimento alternativo a quelli tradizionali e da inoltre la possibilità di investire in numerosi progetti di differenti settori come, sostenibilità, finanza, salute, alimentare e via discorrendo. è possibile quindi realizzare un portafoglio investimenti molto variegato.

Israele Startup Nation, l’importanza dell’equity crowdfunding

I vantaggi per gli investitori sono quindi molteplici ma come visto in precedenza ci sono anche numerosi vantaggi per le aziende e conseguentemente per l’intero comparto economico.

Per comprendere meglio quest’ultimo aspetto possiamo prendere ad esempio Israele. In questo piccolo stato, collocato sulla sponda orientale del mediterraneo, sono sorte numerose startup innovative alcune delle quali rivestono un importanza internazionale. Pensiamo ad esempio a mobileye, azienda che ha ideato i sensori di guida autonoma che sono oggi installate su milioni di macchine.

Un altro esempio di startup israeliana di successo è Moovit, un’applicazione di mobilità urbana che consente all’utente di poter pianificare il proprio viaggio combinando l’utilizzo di diversi mezzi di trasporto come ad esempio, mezzi pubblici, scooter elettrici, car sharing e bike sharing. L’azienda visto il grande successo riscontrato è stata acquisita dalla Intel per una somma pari a 900 dollari.

La nascita di tutte queste startup ha conseguentemente contribuito alla proliferazione del tessuto economico israeliano. Basta recarsi a Tel-Aviv per osservare una città in continua evoluzione con grattacieli che sorgono uno dietro l’altro.

L’esempio di Israele si rivela utile per comprendere una volta di più il ruolo che le startup possono giocare per il tessuto economico, a maggior ragione in un periodo complicato come questo, e come l’equity crowdfunding possa supportare tale crescita.

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