L’equity crowdfunding in Europa

Analisi del crowdfunding in Europa con particolare attenzione all’equity crowdfunding. Andamento, tendenze, vantaggi, principali mercati e piattaforme di tale fenomeno.

 Cos’è il crowdfunding? Origini e definizioni.

Il crowdfunding è uno strumento che permette alle startup e alla PMI di essere finanziate (funding) attraverso la folla (crowd). 

Apposite piattaforme, regolamentate da specifici organi, aiutano le aziende a reperire i potenziali investitori così da ottenere l’ammontare economico pianificato.

La prima campagna di crowdfunding nasce nel 1997 quando la band britannica Marillon lanciò una raccolta fondi per finanziare il loro tour negli USA. La band attraverso il supporto dei propri fan riuscì a raccogliere ben 60.000 dollari.

La vera diffusione del fenomeno però, inizia nel 2009 quando nasce Kickstarter (reward crowdfunding), portale di crowdfunding che permette di finanziare progetti creativi, tra cui progetti teatrali e cinematografici. Quando si parla di crowdfunding è importante sottolineare che ci sono diverse forme di investimento, se vuole approfondire tutte le tipologie di crowdfunding clicchi qui.

La forma che viene analizzata a livello europeo nel presente articolo è l’equity crowdfunding. Con questa tipologia di crowdfunding gli investitori diventano a tutti gli effetti dei soci (stesso concetto dell’investimento in borsa), infatti finanziando startup e PMI i finanziatori ricevono in cambio le azioni di tali imprese.

L’equity crowdfunding europeo è il terzo mercato al mondo per giro di affari dietro ad Asia  e USA, con 32 miliardi. Nonostante i numeri siano più bassi rispetto al mercato asiatico e statunitense il crowdfunding europeo è in forte ascesa. Nel 2018 vi è stata infatti una crescita del 51% rispetto all’anno precedente.

Dove si colloca l’equity crowdfunding nella fase di vita di una startup?

Esistono diverse modalità di raccolta fondi per finanziare una startup in base al suo livello di maturità; fondi investiti dai fondatori, amici e parenti dei titolari, fondi pubblici, acceleratori aziendali, business angels e venture capital.

Oltre a queste forme troviamo l’equity crowdfunding che permette di raccogliere fondi in maniera complementare alle forme elencate in precedenza.

I vantaggi del finanziamento tramite l’equity crowdfunding

Il vantaggio di tale forma di investimento è la possibilità per l’investitore di moltiplicare in maniera consistente l’ammontare economico investito in quanto si tratta di realtà aziendali che si trovano nelle prime fasi di vita ed hanno pertanto un elevato potenziale di crescita. Si può investire da poche centinaia di euro fino a diverse migliaia. Inoltre in Italia tutti gli investitori privati attualmente avranno una detrazione del 50% sull’investimento (vedi qui).

Il vantaggio per le aziende invece risiede nella possibilità di farsi al conoscere dalla folla (crowd) e acquisire tanti piccoli investitori che avranno un forte interessa nella crescita dell’azienda quindi contribuiranno alla crescita aziendale in svariati modi, per esempio proponendo idee, dando feedback, suggerire ai propri conoscenti la startup.

Il crowdfunding in Europa

L’equity crowdfunding europeo è il terzo mercato al mondo per giro di affari dietro ad Asia, con 220 miliardi raccolti e gli USA con 32 miliardi (Colombari & Tedeschi 2017). Nonostante i numeri siano più bassi rispetto al mercato asiatico e statunitense il crowdfunding europeo è in forte ascesa. Basti pensare che nel 2018 si è avuta una crescita, rispetto all’anno precedente del 51% che sale al 95% se escludiamo la Gran Bretagna. Si è infatti passati dai 3,9 miliardi del 2017 a 7,6 miliardi del 2018.

Nel 2018 in Europa sono stati investiti circa 18 miliardi di euro. Visto che l’equity crowdfunding è rivolto verso le startup e piccole medie imprese possiamo facilmente comprendere l’importanza ricoperta da questo forma di finanziamento per lo sviluppo economico a livello europeo.

Grazie infatti all’equity crowdfunding sarà possibile supportare le Startup e PMI che potranno in questo modo diventare il motore trainante dell’economia europea.

Quali sono i paesi Europei che investono di più?

La Germania guida questa classifica con 1,2 Miliardi di dollari investiti complessivamente sino al 2018, segue a ruota la Francia con 933 milioni. Altri paesi che fanno segnare numeri considerevoli sono, L’Olanda con 329 milioni, la Finlandia 379 milioni, Polonia 333 milioni, Svezia 298 milioni, Lituania 254 milioni. Interessanti anche i valori raggiunti dalla penisola iberica con 411 milioni raccolti. (Rotem Shneor & Liang Zhao & Bjørn-Tore Flåten 2020)

E il nostro paese? Anche da noi l’equity crowdfunding fa segnare numeri importanti con 350 milioni complessivi raccolti sino al 2018. Questi valori sono sicuramente importanti, peccato però che Il solo Regno Unito ha generato nel 2019 un giro di affari pari a circa 10 miliardi di euro, in pratica più del doppio di quanto investito in tutta Europa. è da sottolineare però che la superiorità dell’Uk rispetto agli altri paesi membri dell’unione europea si sta progressivamente riducendo. Se infatti nel 2015 il mercato Britannico deteneva l’81% del mercato europeo, oggi ne detiene circa il 50%, segno che negli altri paesi il fenomeno sta crescendo in maniera considerevole. (Jonas Schmidt 2019)

La regolamentazione del crowdfunding in Europa

Dei 27 stati membri dell’Unione Europea solamente 10 stati hanno regolamento il crowdfunding. Tra questi troviamo; Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Lituania, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna.

In Italia, Spagna, Germania, Francia e Belgio la regolamentazione avviene attraverso speciali eccezioni nell’impianto normativo vigente.

In Olanda e Portogallo esiste una disciplina ad HOC ma viene gestita da speciali autorità competenti nella regolamentazione dei mercati finanziari, per comprendere meglio tale organo corrisponderebbe alla nostra Consob.

Nei rimanenti 3 stati, ovvero Austria, Finlandia e Lituania il governo ha introdotto uno specifico provvedimento in materia di crowdfunding gestito dal governo stesso.

Alcuni paesi come Lettonia, Romania, Svezia e l’Irlanda invece stanno preparando una disciplina ad HOC mentre altri paesi come ad esempio il lussemburgo e la Slovacchia preferiscono aspettare un input da parte dell’Unione Europea.

Quali sono Le principali piattaforme di equity crowdfunding in Europa?

Foundedbyme è una piattaforma svedese nata a Stoccolma nel 2011. Si occupa sia di reward che di equity crowdfunding. Il portale è caratterizzato da un network crescente di utenti. Attualmente Foundedbyme possiede una rete di 93.000 investitori provenienti da più di 197 paesi.

Companisto è un portale nato a Berlino nel 2012 ed è una delle principali piattaforme di crowdfunding in Germania. Questo sito permette agli utenti di effettuare investimenti che possono variare da piccole somme di denaro sino ad importi molto consistenti. Tale piattaforma è impegnata anche nel real estate, ovvero finanzia progetti riguardanti il settore immobiliare. Proprio nel real estate è stata conclusa una campagna di successo Weissenhaus, che ha totalizzato la cifra record di 7.500.000 euro raccolti.

Seedmatch è una piattaforma di equity crowdfunding tedesca, nata a Berlino nel 2009. La peculiarità di questo portale è la possibilità per gli investitori di avere un ruolo attivo durante l’intero processo di investimento. L’utente infatti, grazie a questa piattaforma, può sia investire che fornire importanti feedback alle aziende che hanno avviato la loro campagna detiene quasi il 30% del mercato tedesco e i progetti lanciati su questo portale hanno ben il 95% di successo.

Invesdor è una piattaforma di equity crowdfunding nata ad Helsinki (Finlandia) nel 2012. Tale portale si contraddistingue dagli altri in quanto da la possibilità alle aziende che lanciano la propria campagna di equity crowdfunding di selezionare e decidere la tipologia di investitore a loro più gradita. Una volta terminata la campagna Invesdor fornisce alle società servizi supplementari come servizi legali, controllo di gestione e marketing.

Funderbeam nasce in Estonia nel 2013 ed è anch’esso uno delle principali piattaforme di equity crowdfunding in Europa. Il portale crea inoltre, sfruttando la tecnologia blockchain, un mercato secondario nel quale gli investitori possono fare compravendita delle quote da loro possedute.

MyMicroInvest è una piattaforma di equity crowdfunding belga nata nel 2011. Ciò che contraddistingue questo portale è la possibilità per l’investitore di essere affiancato da investitori professionali e business angels, così da avere un valido supporto per la scelta dell’investimento più adatto alle proprie esigenze e realizzare la migliore differenziazione per il proprio portafoglio

WiSEED nasce in Francia nel 2008 ed è la prima piattaforma di equity crowdfunding ad essere venuta al mondo.
WiSEED possiede inoltre una grande community di esperti investitori e sponsorizza soprattutto progetti relativi all’ambito biotech, digital e real estate.

Ulule è una delle più importanti piattaforme di equity crowdfunding a livello europeo. Il portale nasce a Parigi nel 2010 e da la possibilità ai propri utenti di investire in numerosi progetti. Sul sito si possono infatti trovare sia micro progetti che progetti di livello internazionale, in questo modo l’utente può godere della massima varietà di investimento.

Startupxplore: Nasce in Spagna nel 2014 ed è la principale piattaforma di equity crowdfunding spagnola, possiede infatti un vasta community di aziende ed utenti. Il portale aiuta inoltre gli investitori stranieri ad investire in startup spagnole così da semplificare la ricerca dei loro investimenti da una parte e aiutare la crescita dell’economia locale dall’altra. Startupxplore aiuta inoltre l’investitore a creare il miglior portafoglio investimenti possibile.

Mamacrowd è il portale sviluppato dal gruppo SiamoSoci nel 2011 ed è ad oggi la principale piattaforma di equity crowdfunding in Italia per capitale raccolto, con più di 38 milioni di euro totalizzati dalla data della sua creazione. Nel 2020 Mamacrowd ha iniziato anche a proporre ai propri investitori progetti in ambito immobiliare aprendo una apposita sezione nel loro sito.

Se vuole scoprire tutte le principali piattaforme di equity crowdfunding in Italia, clicchi qui

Il futuro del crowdfunding in Europa

Lo scorso Ottobre il parlamento europeo ha approvato il nuovo regolamento sul crowdfunding che prevede la creazione di un mercato unico a livello europeo.

Attraverso infatti questo accordo, che dovrebbe entrare in vigore tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, le startup e le piccole medie imprese potranno raccogliere fondi anche in altri paesi dell’unione europea e non solo nel loro stato di origine.

La vigilanza sarà derogata alle autorità antitrust locali, affiancate dall’European Securities and Markets Authority (ESMA).

Tutto ciò darà quindi un ulteriore impulso al fenomeno e permetterà all’equity crowdfunding di crescere e diffondersi con più rapidità, aumentando in modo considerevole il proprio giro di affari e inoltre si creerà una maggiore coesione a livello europeo nei mercati finanziari.

Affinchè un portale possa operare oltre i propri confini dovrà ricevere l’autorizzazione dell’organo nazionale competente (nel nostro caso la Consob) e dovrà inoltre passare da un processo di notifica di uno stato membro.

Un ulteriore aspetto che potrebbe dare in futuro un ulteriore impulso all’equity crowdfunding in Europa è relativo alla creazione di un mercato secondario che permetterebbe agli investitori di poter effettuare la compravendita delle proprie partecipazioni.

Questo aspetto sarebbe quindi in grado di dare nuovo slancio al fenomeno in quanto si creerebbe un ulteriore sistema per gli investitori per poter trarre un profitto. Al momento infatti per guadagnare con l’equity crowdfunding ci sono 3 vie possibili; la quotazione in borsa, il rilascio da parte dell’azienda di un dividendo (si ricorda che una startup non può distribuire i dividendi per i primi 5 anni) o l’acquisto da parte di investitori esterni della società.

è importante sottolineare però che il mercato secondario dell’equity crowdfunding è al momento poco diffuso, soprattutto a causa della mancanza di una specifica regolamentazione a livello europeo.  

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European Crowdfunding Festival 2.0 (7-9 giugno 2021)

 

Per guardare al futuro del crowdfunding europeo dobbiamo aspettare il 7 giugno 2021 data in cui, dopo il successo della prima versione dell’European Crowdfunding Festival, inizierà ufficialmente il secondo festival europeo sul crowdfunding creato dall’Università di Bari. Startups Wallet sarà ufficialmente sponsor del festival fornendo i dati del primo quadrimestre dell’equity crowdfunding italiano.  

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